Il dolore parla al femminile. Il perchè in un ormone
03/04/2020
La vita delle donne è accompagnata dal dolore. Non solo per via di meccanismi fisiologici, come il ciclo mestruale, assenti negli uomini. Ma anche perché statisticamente soffrono più dei maschi di disturbi come l’emicrania o l’intestino irritabile. Inoltre, hanno una sensibilità più elevata a diversi tipi sindromi dolorose che non sono legate a problemi organici e che spesso rimangono senza spiegazione.
Un nuovo studio dei ricercatori dell’Università dell’Arizona a Tucson, negli Stati Uniti, sottolinea il ruolo della prolattina nella sensazione dolorifica.
La prolattina è un ormone che deve il suo nome alla sua funzione primaria, ossia quella di promuovere la produzione di latte materno negli ultimi mesi di gravidanza e dopo il parto.
Ebbene, stando ai risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista specialistica “Science Translational Medicine”, la prolattina e i suoi recettori sono coinvolti nella trasmissione dei segnali dolorosi.
Il risultato, anche se dovrà essere confermato da ulteriori studi, sembra dunque confermare che la percezione del dolore sia diversa da uomo a donna. Conoscere i meccanismi con i quali viene trasmessa la sensazione dolorifica permette di studiare ed utilizzare farmaci che agiscono proprio su queste vie.
L’idea degli autori è che nel prossimo futuro si possano condurre dei test per verificare se questi principi attivi sono efficaci in diverse forme di dolore che ricorrono nel sesso femminile: già diverse aziende farmaceutiche hanno mostrato il loro interessamento.
“Se solo si riuscisse a ridurre la percentuale di donne che soffrono di emicrania fino ad allinearla a quella degli uomini sarebbe già un successo rivoluzionario”, ha spiegato in una nota la dott.ssa Edita Navratilova, ricercatrice dell’Università dell’Arizona e coautrice dello studio.