Quando il meteo influenza il dolore percepito
“Quando cambia il tempo sono dolori”: quante volte abbiamo sentito questa lamentela, magari da persone un po’ avanti con l’età? Alcune riferiscono di un peggioramento dei sintomi dolorosi con il freddo, con la pioggia o con la bassa pressione atmosferica. Altre patiscono di più il caldo e l’umido. Ma finora la connessione tra condizioni di cattivo tempo e dolore percepito non ha mai trovato una validazione scientifica, anche se le prime ricerche sul tema risalgono addirittura a Ippocrate.
Una svolta viene ora da una nuova ricerca che ha correlato le cattive condizioni meteo – con alta umidità e forte vento – all'intensità del dolore percepito dai soggetti affetti da dolore cronico (che dura più di 3 mesi). Lo studio è stato condotto dal professor William Dixon, direttore del Centro Epidemiologico “Versus Arthritis” dell’Università di Manchester, nel Regno Unito, che ha pensato di utilizzare un’apposita App da scaricare su smartphone. Con questa è riuscito a coinvolgere un gran numero di persone (inizialmente circa 13mila in tutta la nazione) e a raccogliere in modo diretto sia i sintomi dolorosi percepiti (tramite un apposito questionario) sia le condizioni meteorologiche del luogo in cui si trovava il soggetto (tramite il posizionamento GPS).
I partecipanti avevano in prevalenza artrosi, ma non mancavano nel campione casi di fibromialgia (una sindrome caratterizzata da forti e diffusi dolori di ossa e muscoli), emicrania e neuropatia (un’alterazione funzionale dei nervi periferici).
L’analisi dei dati di 2658 persone ha mostrato che l’umidità, la velocità del vento e la bassa pressione atmosferica erano associati con un aumento dell’intensità del dolore. Quando tutti e tre questi elementi erano presenti nello stesso giorno, la probabilità di sentire più dolore aumentava del 20%. Non sono state trovate invece indicazioni di una correlazione dell'intensità del dolore con la temperatura né con la pioggia.
Gli autori sperano che questi nuovi risultati possano essere utili ai soggetti che soffrono di dolore cronico, magari per programmare le proprie attività in base alle previsioni meteo.