Il dolore sintomo e il dolore malattia

Al di là di tutte le possibili classificazioni del dolore in base al meccanismo fisiopatologico, alla sede di insorgenza o alla malattia che lo determina, se consideriamo la sua funzione primaria, che è quella di avvertimento e di difesa, possiamo individuare due tipi fondamentali di dolore: il dolore utile e il dolore inutile.

 

IL DOLORE COME SINTOMO

Il dolore è una reazione dell'organismo a un evento negativo ed è un utile avvertimento che qualche cosa non va. Il dolore acuto ha una funzione di sintomo, è finalizzato cioè ad allertare l'organismo sulla presenza di stimoli pericolosi o potenzialmente pericolosi. Prima di avviare una terapia antidolorifica specifica, è quindi necessario scoprirne la causa per avere una terapia mirata alla tipologia di dolore presente.

 

IL DOLORE COME MALATTIA

Una volta che il dolore ha portato all'identificazione della malattia che lo ha indotto cessa la sua funzione di sintomo e diventa una malattia esso stesso. Casi tipici sono il dolore dopo intervento chirurgico, quello cronico di una malattia degenerativa o il dolore neoplastico. In questi casi, infatti, il dolore provoca sofferenza e induce anche una serie di reazioni neurovegetative (respiratorie, cardiocircolatorie, ormonali, muscolari, ecc.) capaci di per sé di influenzare negativamente lo stato di salute. Quindi, il dolore che non ha - o ha esaurito - la sua funzione di sintomo deve essere eliminato al più presto.

 

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