Scala delle espressioni facciali
Per intervenire in modo efficace sul dolore è necessario quantificarne l'intensità, ed essendo il dolore un'esperienza soggettiva, la misurazione più attendibile risulta essere l'autovalutazione. Per questo oggi esistono diverse scale che utilizzano vari tipi di punteggi per identificare l'intensità del dolore. Un metodo adatto anche ai bambini di qualsiasi età, a partire dai 2-3 anni, è quello non verbale costituito dalla "Scala delle espressioni facciali". Tale scala è composta da disegni di faccine con diverse espressioni: sorridente (riferibile a chi non ha dolore), triste e così via fino al pianto disperato (riferibile a chi ha un dolore fortissimo).
Come utilizzare la scala delle espressioni facciali
Partendo dal presupposto che la faccina sorridente rappresenta l'assenza di dolore e che quella che piange disperatamente rappresenta invece il dolore fortissimo, il bambino deve indicare quale espressione, in quel momento, rappresenta meglio la sua sensazione dolorosa.
In questa scala, il valore minimo a cui si deve fortemente considerare una terapia analgesica è quello identificato con la "terza faccina".
Niente |
Poco |
Abbastanza |
Forte |
Fortissimo |