I dolori addominali
- I dolori addominali
- Le coliche intestinali
- I dolori addominali legati al ciclo mestruale
I dolori addominali rappresentano un problema che coinvolge fino al 90% della popolazione. L'area addominale interessa una vasta zona del nostro corpo che parte dal torace fino ad arrivare all'inguine, è necessario dunque identificare la posizione esatta del dolore in modo da poter trovare più facilmente la sua causa.
Aree dell'addome colpite da dolore e possibili cause
DESTRA |
CENTRO |
SINISTRA |
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SUPERIORE |
Calcoli biliari, ulcera allo stomaco, pancreatite |
Calcoli biliari, indigestione, ulcera allo stomaco, pancreatite, ernia epigastrica |
Ulcera allo stomaco, ulcera duodenale, colica biliare, pancreatite |
CENTRALE |
Calcoli renali, infezione delle vie urinarie, costipazione, ernia lombare |
Appendicite in fase iniziale, pancreatite, ulcera allo stomaco, infiammazione intestinale, ernia ombelicale |
Calcoli renali, malattia diverticolare del colon, costipazione, infiammazione intestinale |
INFERIORE |
Appendicite, costipazione, dolore pelvico ginecologico, ernia inguinale |
Infezione delle vie urinarie, appendicite, malattia diverticolare del colon, infiammazione intestinale, dolore pelvico ginecologico |
Malattia diverticolare del colon, dolore pelvico ginecologico, ernia inguinale |
Il dolore addominale può essere distinto, in base all'insorgenza, in acuto (se sorge all'improvviso) e cronico (se è presente da almeno 6 mesi in maniera più o meno continua) e in base alla tipologia in:
- dolore riferito, si percepisce in una sede diversa rispetto a dove ha origine, ma ne condivide l'innervazione;
- dolore urente, è caratteristico di ulcera peptica o della malattia da reflusso gastroesofageo, è localizzato nella zona epigastrica e può manifestarsi regolarmente durante la giornata;
- dolore trafittivo, è caratteristico di ulcera gastrica o duodenale perforata, pancreatite, rottura di un aneurisma, colecistite acuta e calcolosi ureterale;
- dolore crampiforme, è dovuto allo stiramento o alla distensione del peritoneo o del mesentere, è caratteristico della sindrome del colon irritabile, ma può anche indicare appendicite, diverticolite, malattie infiammatorie e croniche dell'intestino;
- dolore viscerale, è un dolore diffuso che comunemente si concentra nella zona periombelicale, epigastrica o ipogastrica e si sviluppa lentamente;
- dolore somatico, è un dolore forte e localizzato alla parete addominale, di solito si acuisce con movimenti o colpi di tosse.
Mal di stomaco o dolori intestinali?
È possibile distinguere il dolore di stomaco dal dolore intestinale identificando l'area in cui il dolore si sviluppa e i sintomi che presenta.
Il mal di stomaco include un insieme di disturbi localizzati nella parte superiore dell'addome tra lo sterno e l'ombelico. Normalmente questi sintomi regrediscono autonomamente o con semplici interventi comportamentali, mentre in alcuni casi questo dolore può essere legato alla presenza di patologie, ed è importante l'intervento del medico.
A parte il dolore, che può essere da lieve a intenso, i principali sintomi sono:
- sensazione di stomaco pieno,durante o dopo i pasti;
- bruciore di stomaco nella zona superiore dell'addome.
Spesso chi soffre di mal di stomaco soffre anche di acidità di stomaco, ma si tratta di due disturbi diversi e non collegati.
Il mal di stomaco può essere associato a una cattiva digestione causata da:
- ingestione di quantità eccessive di cibo, cibo troppo pesante o eccessiva velocità nel consumarlo;
- allergie o intolleranze alimentari;
- colpo di freddo durante la digestione;
- nervosismo e stress.
I dolori intestinali, invece, sono dati da contrazione a spasmi dei muscoli delle pareti dell'intestino. Il principale sintomo è rappresentato dalla colica intestinale, un dolore intenso che dalla zona intestinale si irradia in tutta l'area addominale. Altri sintomi dei dolori intestinali sono:
- episodi di diarrea;
- vomito o senso persistente di nausea;
- vomito o alito fecale.
Tra le principali cause di coliche intestinali vi sono:
- intolleranze alimentari;
- stress o bulimia nervosa;
- patologie gastrointestinali, come per esempio il morbo di Crohn;
- cisti ovariche;
- infezioni delle vie urinarie o dell'apparato gastro-intestinale;
- gravidanza.