Contrastare il mal di schiena con l’attività fisica
Un’indagine condotta da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica) i dolori posturali sono una costante per il 73% degli Italiani: in particolare durante il lockdown, il 49% ha convissuto con il mal di schiena, il 37% con dolori al collo, il 27% alle spalle (27%), senza considerare altri disturbi articolari alle gambe o alle braccia. Complice, tra gli altri, l’inattività fisica (44%) e le posture scorrette assunte nei momenti di relax casalingo (34%) o in postazioni di lavoro improvvisate al domicilio (21%). I dolori muscolo-scheletrici sono stati avvertiti in misura maggiore dai sedentari, poco avvezzi a una regolare attività fisica anche prima del lockdown, e dagli sportivi costretti a ridurre fino a eliminare gli allenamenti quotidiani con un impatto importante in termini di perdita del tono muscolare, riduzione della coordinazione neuromuscolare e, dunque, di un maggiore sovraccarico articolare.
Il movimento
Come ha affermato il Dott. Roberto Pozzoni Responsabile del Centro di Traumatologia dello Sport dell’Istituto Ortopedico Galeazzi Milano in occasione della presentazione dei risultati dell’indagine di cui sopra per sottolineare la corretta modalità con cui affrontare o riprendere l’attività fisica dopo un periodo di inattività “è importante praticare esercizi semplici, e non voler raggiungere il massimo della performance in poco tempo; dobbiamo allenare anche il nostro apparato cardio circolatorio e controllare la frequenza cardiaca. A tale proposito è possibile utilizzare una semplice formula matematica che ci consente di capire a che valori di frequenza cardiaca dobbiamo lavorare per eseguire un allenamento “moderato”: 220 – età= il risultato ottenuto ci dà il valore max di frequenza cardiaca raggiungibile da un soggetto allenato durante un lavoro aerobico. È sufficiente allenarsi al 50/60% del valore ottenuto per rimanere in sicurezza. Una frequenza cardiaca che ci permette di fare un lavoro di tipo aerobico è sui 120/130 battiti al minuto, è quindi bene non andare mai oltre questa soglia”.
Oltre a essere utili in generale, alcuni esercizi potrebbero anche contribuire a migliorare la sintomatologia del mal di schiena. Secondo uno studio sugli effetti dell’esercizio sulla lombalgia cronica, esercizi quali lo stretching e la camminata potrebbero essere utili per migliorare la sintomatologia della lombalgia cronica.. .
Alla luce di questi elementi si può evincere che mantenersi attivi, anche in presenza di mal di schiena, compatibilmente all’intensità del dolore e con le dovute attenzioni, può essere una pratica consigliabile sia per contrastare i disturbi sia per preservare una migliore funzionalità della colonna.
Fonti
Indagine “Gli Italiani e il mal di schiena”, Assosalute, maggio 2020
Quentin C, Bagheri R, Ugbolue UC, Coudeyre E, Pélissier C, Descatha A, Menini T, Bouillon-Minois JB, Dutheil F. Effect of Home Exercise Training in Patients with Nonspecific Low-Back Pain: A Systematic Review and Meta-Analysis. Int J Environ Res Public Health. 2021; 18:8430
Suh JH, Kim H, Jung GP et al. The effect of lumbar stabilization and walking exercises on chronic low back pain. Medicine, 2019, 98:26(e16173) doi.org/10.1097/MD.000000000016173
Owen PJ, Miller CT, Mundell NL et al. Which specific modes of exercise training are most effective for treating low back pain? Network metanalysis. Br J Sports Med 2020, 54:1279-1287. Doi: 10.1136/bjsports-2019-100886