Cefalea a grappolo: sintomi e rimedi

Il 21 Marzo non è soltanto il primo giorno di primavera. Da alcuni anni, questa data simbolo di rinascita e speranza è stata scelta dell’International Headache Society (IHS) come “Giornata mondiale della consapevolezza della cefalea a grappolo”1.

Un’occasione per richiamare l’attenzione su questa forma di mal di testa particolarmente severa e invalidante, che tende a scatenarsi soprattutto durante i cambi di stagione, in primavera e autunno, ma che può affliggere chi ne soffre per gran parte dell’anno1.

Ecco qualche informazione utile per riconoscere la cefalea a grappolo e facilitarne la diagnosi precoce e il trattamento appropriato.

Cefalea a grappolo: che cos’è

Secondo la Classificazione internazionale delle cefalee, si parla di “cefalea a grappolo” quando i sintomi tipici non sono riferibili ad altre patologie di base (mal di testa primario); viceversa, si tratta un mal di testa “secondario” di altro tipo2.

Il disturbo deve il suo nome all’andamento caratteristico degli attacchi di mal di testa che, nella maggioranza dei casi, si concentrano in periodi di tempo ben definiti (di durata variabile da alcune settimane ad alcuni mesi), intervallati da diversi mesi o anni privi di sintomi. I periodi in cui si concentrano gli attacchi sono detti "periodi attivi" o “periodi cluster”3.

La maggioranza delle persone soffre di cefalea a grappolo “episodica”, con queste caratteristiche3. In circa il 10-15% dei casi, tuttavia, il disturbo può manifestarsi in modo cronico, determinando mal di testa severo persistente per oltre un anno, con periodi senza sintomi molto brevi (inferiori a un mese)2,3.

Cefalea a grappolo: i sintomi

Chi soffre di cefalea a grappolo tende ad avere attacchi di mal di testa di intensità talvolta ai limiti del sopportabile. Il dolore si manifesta a un solo lato della testa, concentrandosi a livello dell’occhio, della regione intorno all'occhio e/o della fronte, ma può irradiarsi anche ad altre zone2. Durante un singolo periodo “attivo”, il dolore tende a interessare sempre lo stesso lato della testa2.

Ogni attacco di cefalea a grappolo può durare da 15 minuti a tre ore circa e, nell’arco della stessa giornata, si possono sperimentare da uno a otto attacchi di mal di testa2.

In giorni successivi, gli attacchi tendono a scatenarsi più o meno alla stessa ora e, spesso, risvegliano durante la notte, 1-2 ore dopo che ci si è addormentati. In ogni attacco, il dolore insorge e raggiunge la massima intensità rapidamente, per diminuire altrettanto in fretta3.

Durante gli attacchi (specie quelli caratterizzati da dolore più intenso) ci si può sentire agitati, irrequieti e incapaci di sdraiarsi o stare fermi2.

Altri tipici sintomi della cefalea a grappolo comprendono2,3:

  • occhi arrossati, aumento della lacrimazione e/o infiammazione della congiuntiva (la membrana trasparente che riveste la parte interna delle palpebre e il bianco dell'occhio);
  • congestione nasale e/o naso che cola;
  • gonfiore del bordo della palpebra;
  • sudorazione alla fronte o al volto;
  • miosi (restringimento della pupilla);
  • ptosi (abbassamento della palpebra superiore).

Questi sintomi si manifestano nello stesso lato della testa interessato dal dolore3.

Alcune persone possono soffrire contemporaneamente di cefalea a grappolo ed emicrania con aura oppure di nevralgia del trigemino (condizione dovuta all'infiammazione del nervo trigemino che causa dolore intenso a livello della parte superiore del volto), sperimentando quindi sintomi differenti in occasione di attacchi di mal di testa di diverso tipo. In questi casi, fortunatamente rari, è importante ottenere diagnosi precise di tutte le forme di cefalea presenti per poter accedere a trattamenti mirati, in grado di alleviare il dolore di diversa natura2.

Cefalea a grappolo: le cause

La cefalea a grappolo insorge in persone giovani, prevalentemente nella fascia d’età 20-40 anni, e interessa più spesso gli uomini delle donne, per ragioni che non sono ancora state chiarite2.

Le cause specifiche del disturbo non sono note, anche se si ritiene che possano essere legate a un’alterazione dell’orologio biologico, ossia del complesso sistema di regolazione delle funzioni organiche fondamentali in rapporto all’ora del giorno (ritmi circadiani) che ha sede in una zona del cervello chiamata ipotalamo3.

Diversamente da quanto osservato nell’emicrania e nella cefalea tensiva, non sembra esistere una relazione tra la cefalea a grappolo e stress, né sembra che questo tipo di mal di testa possa essere scatenato dai cambiamenti ormonali. Inoltre, non è stato osservato un chiaro legame tra cefalea a grappolo e alimentazione, né in senso negativo né in senso positivo3.

È noto, però, che, nei “periodi attivi” del disturbo, gli attacchi possono essere favoriti dall’assunzione di alcolici, istamina (sostanza implicata nelle reazioni allergiche, che può essere prodotta dall'organismo o assunta attraverso cibi e bevande che ne sono ricchi) e alcuni farmaci2,3.

È stato, inoltre, osservato che molte delle persone che soffrono di cefalea a grappolo sono fumatori, ma non è chiaro se il fumo possa essere effettivamente una causa scatenante degli attacchi di questo tipo di mal di testa3.

Cefalea a grappolo: i rimedi

Al momento, non esiste una terapia per la cefalea a grappolo in grado di eliminare il disturbo in modo definitivo e anche alleviare il dolore acuto degli attacchi può essere difficile, a causa dell’estrema rapidità con cui insorge4.

Alcuni farmaci ad azione rapida possono offrire un certo sollievo se assunti precocemente, all’esordio del mal di testa, mentre altri rimedi per la cefalea a grappolo più o meno invasivi possono essere utilizzati all’inizio di un “periodo attivo” per prevenire/ridurre la frequenza degli attacchi4.

Per avere indicazioni su come si cura la cefalea a grappolo nel singolo caso, è necessario rivolgersi, innanzitutto, al proprio medico di famiglia per un inquadramento preliminare e, quindi, a un neurologo specializzato nel trattamento del mal di testa per ottenere una diagnosi specifica e una terapia su base personalizzata.

È molto importante dormire a sufficienza e mantenere ritmi sonno-veglia regolari, dal momento che i "periodi attivi" del disturbo sono spesso innescati da cambiamenti degli orari in cui si addormenta e/o ci si sveglia4.

Un altro aspetto importante è evitare di assumere vino, birra, aperitivi, liquori ecc. nei "periodi attivi", perché si è visto che gli alcolici fanno aumentare la frequenza degli attacchi5.

Dal momento che il dolore associato alla cefalea a grappolo può essere invalidante e favorire lo sviluppo di stati di ansia o depressione, interferendo anche con le relazioni interpersonali e il lavoro, un supporto psicologico può aiutare ad affrontare la situazione e migliorare la qualità di vita4.

Fonti

  1. International Headache Society (IHS). Cluster Headache Awareness Day 2022 – 21 March (https://ihs-headache.org/en/resources/cluster-headache-awareness-day-2022-21-march/). Ultimo accesso Aprile 2022

  2. Headache Classification Committee of the International Headache Society (IHS). The International Classification of Headache Disorders 3rd Edition (ICHD-3). Cephalalgia 2018;38(1):1-211

  3. Mayo Clinic. Cluster Headache – Symptoms & Causes (https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/cluster-headache/symptoms-causes/syc-20352080). Ultimo accesso Aprile 2022

  4. Mayo Clinic. Cluster Headache – Diagnosis & Treatment (https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/cluster-headache/diagnosis-treatment/drc-20352084 ). Ultimo accesso Aprile 2022