Lockdown: un sollievo per chi soffriva di emicrania

Dal 10 marzo al 3 maggio 2020, gli italiani sono rimasti chiusi nelle proprie abitazioni per il lockdown imposto dall’emergenza COVID-19. L’isolamento forzato ha causato un disagio diffuso, soprattutto tra le persone con una storia di sofferenza psichica o psichiatrica. Ma sembra anche aver indotto un parziale miglioramento delle condizioni fisiche in una specifica categoria di pazienti: quelli che soffrivano di mal di testa. È quanto emerge da un nuovo studio condotto da Italo Parodi e colleghi dell’Ospedale Galliera di Genova su un gruppo di 49 soggetti di età compresa tra 18 e 78 anni (l’età media era di circa 46 anni).

Si tratta di pazienti che il Centro per le cefalee dello stesso ospedale ha iniziato a seguire dal 1° gennaio al 9 marzo 2020 per una diagnosi di emicrania e che sono poi stati ricontattati telefonicamente per valutare, tramite appositi questionari e scale standardizzate, se il disturbo fosse peggiorato o migliorato nei due mesi di quarantena forzata rispetto al periodo precedente. Oltre a ciò, gli autori hanno considerato l’assunzione di farmaci antiemicranici nonché lo stato di ansia e depressione, due condizioni spesso associate al mal di testa.

L’analisi statistica delle risposte ha mostrato, in media, una riduzione dell’emicrania, così come un minor ricorso ai farmaci. I punteggi relativi al disagio psicologico hanno indicato un livello di ansia lieve e un livello di depressione da lieve a moderato, anche se non è stato possibile fare un confronto con il periodo pre-pandemico per mancanza di dati.

Una possibile interpretazione dei risultati, secondo i ricercatori, è che lo stare a casa abbia indotto una riduzione relativa dei fattori di stress connessi al lavoro, limitando il rischio di attacchi di emicrania. La presenza di depressione e ansia potrebbe essere correlata in modo specifico alla pandemia e al lockdown, anche se è emersa un’interazione significativa con emicrania: l’emicrania infatti aveva un decorso migliore nei pazienti con sintomi depressivi più lievi.

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