I tipi di mal di testa: classificazione e sintomi
Il mal di testa è un disturbo comune e generalmente non grave, che può però creare notevoli disagi nella vita quotidiana. Saper riconoscere di che tipo di cefalea si tratta è il primo passo per capire se è necessario rivolgersi al medico.
Si fa presto a dire “Ho mal di testa”, ma tipi e cause del disturbo possono essere molto diversi tra loro. Vediamo quali sono le forme di mal di testa più diffuse e come fare per riconoscerle.
I principali tipi di mal di testa
Se si considerano tutti i tipi, i sottotipi e le varianti meno frequenti, si arriva a contare oltre 150 forme di cefalea1.
Per comprendere di quale si tratta, si devono indagare le cause e i fattori scatenanti, il tipo di dolore e i sintomi di contorno, le modalità di insorgenza dei diversi tipi di mal di testa, le zone del capo in cui si localizza, la durata e la frequenza degli attacchi2.
In particolare, in funzione delle cause, si può distinguere tra mal di testa primario e secondario. I mal di testa primari sono quelli non legati alla presenza di un’altra condizione medica sottostante, mentre quelli secondari sono dovuti a una malattia o alterazione diagnosticabile1.
I mal di testa “primari”
I mal di testa primari più diffusi sono l’emicrania, la cefalea di tipo tensivo e la cefalea a grappolo1.
Emicrania
L’emicrania è uno dei tipi di mal di testa più diffusi al mondo: nel 2015, si è classificata al terzo posto tra le cause di disabilità in uomini e donne con meno di 50 anni. Può manifestarsi in due forme: senza aura o con aura3.
L’emicrania senza aura è caratterizzata da attacchi ricorrenti di dolore moderato o severo, di tipo pulsante, localizzato a un solo lato della testa e generalmente accompagnato da nausea e/o fastidio nei confronti di luce (fotofobia) e rumori; i sintomi sono spesso peggiorati dal movimento/attività fisica. In assenza di trattamento, ogni attacco di emicrania può durare da 4 a 72 ore3.
Nell’emicrania con aura, il mal di testa è preceduto dalla comparsa di sintomi neurologici della durata di 5-60 minuti, che possono persistere dopo l’insorgenza del dolore emicranico, ma sempre completamente reversibili. I principali sintomi neurologici comprendono: disturbi della vista (comparsa di macchie o lampi di luce, distorsione delle immagini ecc.), difficoltà del linguaggio, disturbi del movimento e alterazioni della sensibilità (formicolii o sensazioni alterate alla testa e/o al volto)3.
Talvolta, chi soffre di emicrania con aura sperimenta anche fasi prodromiche/post-dromiche (ossia periodi con sintomi tipici nei giorni precedenti o successivi all’attacco di mal di testa), caratterizzate da iperattività o riduzione dell’attività, depressione, aumento del desiderio di particolari cibi, affaticamento, rigidità o dolore al collo3.
Cefalea di tipo tensivo
La cefalea di tipo tensivo è un disturbo molto comune, che capita di sperimentare pressoché a chiunque nel corso della vita. In passato era ritenuto un mal di testa di origine psicologica (per esempio, legato a depressione o stress), mentre oggi si ritiene abbia un’origine neurologica, almeno nelle forme più severe3.
La cefalea di tipo tensivo si caratterizza per la presenza di un dolore sordo, costante, simile a una pressione o a una morsa, distribuito ai due lati della testa, di intensità lieve o moderata. Ogni episodio può avere una durata variabile da 30 minuti a 7 giorni (se non trattato), non è accompagnato da nausea o vomito e non è peggiorato dall’attività fisica abituale (come camminare o salire le scale); possono essere, talvolta, presenti fotofobia o intolleranza ai rumori (non insieme)3.
Cefalea a grappolo
Dei tipi di mal di testa primari, la cefalea a grappolo è quello meno diffuso, ma è molto temuto a causa della sintomatologia invalidante che lo caratterizza. Il nome di questo tipo di cefalea è legato alla concentrazione di numerosi attacchi in periodi di tempo ben definiti (della durata di alcune settimane o mesi)3, con frequenza variabile da un episodio ogni due giorni a 8 al giorno3 (i cosiddetti “grappoli”), intervallati da fasi senza sintomi di durata prolungata (mesi o anni)3.
Ogni attacco si riconosce per l’insorgenza improvvisa di dolore acuto severo, ben localizzato a un lato della testa, in corrispondenza dell’occhio, delle ossa che circondano l'occhio e/o della fronte, di durata variabile da 15 minuti a tre ore. Oltre al dolore, sono di norma presenti arrossamento della congiuntiva (la membrana trasparente che riveste la parte interna delle palpebre e il bianco dell'occhio), gonfiore del bordo delle palpebre o abbassamento della palpebra superiore (ptosi), restringimento della pupilla (miosi) e lacrimazione dell’occhio dello stesso lato, congestione nasale e naso che cola, nonché sudorazione alla fronte e al viso e uno stato di generale agitazione3.
I tipi di mal di testa “secondari”
I vari tipi di mal di testa secondari sono così definiti in quanto correlati alla presenza di un’altra malattia di base, acuta o cronica. Le più frequenti comprendono1:
- disturbi della circolazione sanguigna cerebrale;
- traumi alla testa o al collo;
- ipertensione (pressione alta);
- riduzione dello zucchero nel sangue (ipoglicemia), alterazioni dell’ossigenazione del sangue o dell'equilibrio idrosalino dell’organismo ecc.;
- malattie infettive (batteriche o virali);
- sinusite;
- problemi del naso, dell’orecchio, degli occhi o dei denti;
- uso/sospensione di farmaci o sostanze da abuso;
- disturbi psichiatrici;
- epilessia o problemi a livello dei nervi cranici;
I fattori scatenanti più comuni del mal di testa
Gli attacchi di cefalea tensiva ed emicrania possono presentarsi in modo del tutto imprevedibile e apparentemente immotivato, ma spesso vengono favoriti da alcuni fattori ben noti. I principali comprendono1:
- assunzione di bevande alcoliche;
- cambiamento delle abitudini alimentari e/o del sonno;
- stati di depressione e/o ansia;
- stress dovuto a problemi familiari, scolastici, lavorativi ecc.;
- uso eccessivo di alcuni farmaci;
- esposizione alla luce intensa;
- stress agli occhi/affaticamento della vista;
- tensione a livello dei muscoli del collo o delle spalle indotta da posizioni errate;
- esposizione a rumori forti;
- cambiamenti meteorologici (es. vento forte, caldo o freddo intensi).
Altri tipici fattori scatenanti dei vari tipi di mal di testa sono l’esposizione ad allergeni a cui si è sensibili (pollini, polvere ecc.), al fumo passivo o a odori forti (detersivi, vernici, profumi ecc.), nonché l’assunzione di alcuni cibi e bevande come caffè, alcolici, cioccolato, alimenti fermentati (miso, salsa di soia, tofu, crauti, latti fermentati, yogurt ecc.) e formaggi (in particolare, quelli stagionati o erborinati)1.
Quando rivolgersi al medico
Di fronte ad alcuni tipi di mal di testa è importante rivolgersi al medico di famiglia per avere indicazioni corrette su come affrontarli in modo sicuro ed efficace. In particolare, il consulto medico va richiesto se1:
- si hanno più di 3 attacchi di mal di testa alla settimana;
- dopo l’insorgenza, il mal di testa continua a peggiorare;
- è necessario assumere spesso farmaci analgesici per attenuare il dolore (più di 2-3 volte alla settimana);
- il mal di testa è scatenato dallo sforzo, dalla tosse, dal piegarsi in avanti o dall’attività fisica intensa;
- le caratteristiche del mal di testa di cui si soffre abitualmente sono cambiate di recente.
Fonti
Cleavelan Clinic. Headaches (https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/9639-headaches - Last update 06.03.2020). Ultimo accesso Aprile 2022
Silberstein SD. Panoramica sulle cefalee. MSD Manual (https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-di-cervello,-midollo-spinale-e-nervi/cefalee/panoramica-sulle-cefalee# - Last update 07.2021). Ultimo accesso Aprile 2022
Headache Classification Committee of the International Headache Society (IHS). The International Classification of Headache Disorders 3rd Edition (ICHD-3). Cephalalgia 2018;38(1):1-211